Inserito il 02/10/2020 - Location: Cisterna di Latina, Oasi di Ninfa
Giovedì primo ottobre, nell'incantevole location dei Giardini di Ninfa, si è tenuta la presentazione della Mostra “I colori della prosperità: frutti del vecchio e nuovo mondo”. L'evento, realizzato dalla Fondazione Caetani in collaborazione con l'Accademia Nazionale dei Lincei si è svolto presso una sala dell'antico Municipio appena restaurata con fondi dell'8X1000.
"Con grande onore accolgo la mostra coordinata dal Prof. Antonio Sgamellotti - ha spiegato il presidente della Fondazione Caetani, arch. Tommaso Agnoni - che va ad impreziosire il programma degli eventi per festeggiare i cento anni del Giardino. La mostra è ospitata in una sala che abbiamo recuperato e restaurato, con parte dei fondi dell'8x1000, all'interno del Municipio. L'idea per il futuro sarà quella di mostrare nelle scuole del territorio pontino il grande lavoro effettuato dal Prof. Sgamellotti".
Il vernissage, attraverso dei pannelli, ha dettagliato con immagini straordinarie le decorazioni vegetali che Raffaello e Giovanni da Udine dipinsero ad affresco nella Loggia di Psiche della Villa Farnesina-Chigi a Roma.
"L'idea di base è semplice - ha spiegato il Prof. Sgamellotti -. Abbiamo voluto correlare 21 specie vegetali ai 10 colori fondamentali."
I festoni vegetali progettati da Raffaello e dipinti nel 1518 da Giovanni da Udine nella Loggia di Amore e Psiche di Villa Farnesina, allora residenza suburbana di Agostino Chigi, costituiscono infatti una documentazione unica della straordinaria biodiversità botanica che convergeva a Roma da tutto il mondo.
"Nella nostra ricerca - continua il Prof. Sgamellotti - abbiamo fatto scoperte molto interessanti. Ci siamo accorti che sono stati utilizzati dei pigmenti e delle tecniche totalmente innovative rispetto a quelle tipiche del Rinascimento e questo evidenzia maggiormente la genialità di Raffaello".
Nella mostra si da ampio spazio infatti ai risultati di una campagna di analisi non-invasive (imaging XRF, IR ed IRFC) condotte in situ per la caratterizzazione dei materiali e della tecnica esecutiva. Le analisi, rese possibili dai recenti progressi tecnologici in ambito spettroscopico, vanno ad integrare quelle condotte dall’Istituto Superiore per la Conservazione e il Restauro e gettano nuova luce su questo prezioso cantiere raffaellesco, evidenziandone aspetti finora inediti.
La mostra, sarà visitabile al pubblico e sarà aperta ai visitatori del Giardino di Ninfa esclusivamente a partire da sabato 3 ottobre e, successivamente, domenica 4, sabato 10 e domenica 11 e sabato 17 e domenica 18 ottobre 2020. Si ricorda che i visitatori potranno prenotare la visita al Giardino di Ninfa esclusivamente sul sito www.giardinodininfa.eu.
Francesco Paris
È partita la macchina organizzativa dell’8ª edizione del Concorso Internazionale di Esecuzione Musicale “Città di...
LeggiLa prima opera conosciuta di un Maestro del Barocco spagnolo, le grandi sculture realizzate negli anni Novanta da Louise Bourgeois, la relazione tra...
LeggiSarà inaugurata sabato 27 gennaio alle 18 la mostra di pittura itinerante ARTE e MECCANICA dell’artista pontino Carmine Cerbone a cura...
Leggi